SCIE: luci ed ombre della Montagna innevata
SCIE: scie sulla neve, come quelle regolari e geometriche lasciate dagli sci-alpinisti che salgono un pendio con sci e pelli di foca, o quelle ricamate a strette serpentine durante le discese a valle. Ma anche scie di luce, e d’ombra, prodotte dai raggi del sole che giocano con morbidi pendii innevati o aspri versanti rocciosi. La neve ricopre e trasfigura il paesaggio dell’alta montagna invernale, trasformandolo in un set eccezionale per il fotografo-scialpinista, che ha a sua disposizione linee e luci di una essenzialità e purezza uniche, in grado di creare immagini dai forti contrasti che spesso acquistano un sapore squisitamente grafico, in alcuni casi accentuato da un bianconero volutamente drammatico. In questo paesaggio grandioso e primordiale si entra in punta di piedi, come testimoniato dalle figure umane spesso presenti ma sempre minuscole a testimoniare della grandiosità del contesto in cui si muovono.
Andrea Gasparotto, padovano da molti anni per motivi lavorativi e familiari, è originario di Bassano del Grappa; la vicinanza alle montagne gli ha permesso, negli anni della formazione, di diventare un appassionato alpinista e di imparare a salirne le cime e le pareti sia d’estate che d’inverno. La sua attività di sci-alpinista ormai trentennale lo ha portato a conoscere molto bene i territori dell’alta montagna invernale delle Dolomiti e delle Alpi orientali. Da qualche anno, con l’avvento del digitale, si è riavvicinato alla fotografia, principalmente, ma non solo, di paesaggio, riuscendo a coniugare questa nuova grande passione con quella antica per la montagna. Per i suoi scatti utilizza una reflex Nikon D90. La mostra SCIE è la sua prima esposizione personale.
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